Viaggiare in Cina dopo la riapertura: che cosa è cambiato?
Le più recenti indicazioni su come viaggiare in Cina nel 2023, incluse le informazioni sugli attuali requisiti per la richiesta del visto cinese, i test pre-volo e i consigli di viaggio.
Nel marzo 2023 la Cina ha annunciato di aver riavviato il rilascio di tutti i tipi di visti, dando il via libera ufficiale ai viaggiatori stranieri e ai turisti in ingresso nel paese. Questo annuncio ha fatto seguito a mesi di graduale cancellazione delle restrizioni di viaggio COVID-19 con la revoca delle quarantene, dei requisiti vaccinali e di test, e dei codici di viaggio.
Da allora i requisiti di viaggio nazionali e internazionali sono stati ulteriormente alleggeriti tanto che al momento, per viaggiare in Cina, non ci sono quasi più misure da adottare in relazione al COVID-19.
Tuttavia, i viaggiatori stranieri che pianificano un viagigo in Cina possono ancora essere confusi in considerazione della progressione delle revoche delle restrizioni e delle ultime informazioni diffuse attraverso una lunga serie di annunci. Di seguito rispondiamo ad alcune domande comuni sui viaggi in Cina dopo la revoca delle restrizioni COVID-19.
Quali sono i visti cinesi attualmente disponibili?
Nel marzo 2023 la Cina ha ripreso a rilasciare tutti i tipi di visti. Tutti i visti disponibili prima della pandemia possono essere nuovamente richiesti.
Nella tabella seguente vengono elencati i visti attualmente disponibili per viaggiare in Cina.
Linee guida per la richiesta del visto cinese 2023 | ||
Tipo di visto | Situazione applicabile | Caratteristiche principali |
M | Rilasciato a coloro che intendono recarsi in Cina per attività commerciali |
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F | Rilasciato a coloro che sono invitati in Cina per motivi non commerciali, come ricerche, conferenze e scambi culturali |
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Z | Rilasciato a coloro che stanno assumendo o ricoprono una posizione lavorativa o un impiego in Cina |
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X1 | Rilasciato a coloro che intendono studiare in Cina per più di 180 giorni |
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X2 | Rilasciato a coloro che intendono studiare in Cina per meno di 180 giorni |
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S1 | Rilasciato a coloro che intendono recarsi in Cina per visitare gli stranieri che lavorano** o studiano*** in Cina, o a coloro che intendono andare in Cina per altri motivi privati, e la durata prevista del soggiorno in Cina supera i 180 giorni |
*In caso di motivi privati, i documenti giustificativi devono essere forniti su richiesta ** Il membro della famiglia comprende coniugi, genitori, figli o figlie di età inferiore ai 18 anni o suoceri. Alcune ambasciate accettano solo domande di visto S1 / S2 di persone con familiari che lavorano in Cina, piuttosto che studiare in Cina.
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S2 |
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Q1 |
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Q2 |
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R |
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C |
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D |
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G |
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J1/J2 |
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* Alcune applicazioni richiedono una lettera PU / TE |
Se si ottiene un visto a lungo termine, ad esempio per lavoro o studio, è necessario convertire il visto in un permesso di soggiorno entro un periodo di tempo prescritto, di solito 30 giorni.
Il mio visto cinese di 10 anni è ancora valido?
Tutti i visti per ingressi multipli rilasciati prima del 28 marzo 2020, ancora rientranti nella data di validità, possono essere utilizzati per viaggiare nuovamente in Cina. Sono compresi i visti turistici di 10 anni rilasciati ai cittadini degli Stati Uniti e di altri Paesi. Con questo tipo di visto di solito è possibile rimanere in Cina solo per un periodo massimo di 60 giorni e, per permanenze superiori ai 60 giorni, sarà necessario richiedere un nuovo visto per soggiorni di lunga durata.
Se il visto è scaduto dopo il 28 marzo 2020, prima di poter viaggiare in Cina sarà necessario richiedere un nuovo visto.
Come posso richiedere un visto turistico cinese nel 2023?
Nella maggior parte dei casi, per viaggiare in Cina gli stranieri devono richiedere un visto. La richiesta viene inoltrata attraverso il centro servizi per la richiesta di visto cinese più vicina, non al Consolato o all’Ambasciata. È necessario essere cittadino o avere la residenza o un altro diritto di soggiorno (come un visto) del Paese in cui viene richiesto il visto cinese.
La durata dei visti per soggiorni di breve durata, come i visti turistici o per affari, può variare anche a seconda della situazione specifica, del luogo in cui viene presentata la domanda e della nazionalità.
Per i viaggi a breve termine la Cina offre alcune opzioni senza visto. Queste includono il transito senza visto di 144 ore, 72 ore e 24 ore, che consente ai viaggiatori stranieri di entrare in Cina attraverso porti designati e viaggiare in un’area limitata per un massimo di sei giorni, a condizione che, dopo aver lasciato la Cina, proseguano verso un Paese terzo.
Per ulteriori informazioni sui viaggi in Cina senza visto, consulta la nostra Guida completa alle politiche cinesi in materia di esenzione dal visto.
Quali sono i requisiti di test COVID-19 per viaggiare in Cina?
È necessario eseguire un test moelcolare (PCR) o un test rapido antigenico (RAT) entro 48 ore dall’imbarco sul volo diretto in Cina. A partire dal 29 aprile 2023, i test PCR non sono più un requisito e si può scegliere di utilizzare un RAT presso il proprio domicilio.
Il risultato del test deve essere negativo ed è necessario dichiarare il risultato del test insieme ad altre informazioni sanitarie compilando il modulo di dichiarazione sanitaria sul mini-programma, app o sito Web WeChat della dogana cinese.
In caso di test positivo al COVID-19, prima di recarsi in Cina è necessario attendere fino alla negativizzazione dal virus.
Le compagnie aeree non sono più tenute a controllare i test COVID-19 prima dell’imbarco e non ci sono requisiti di test all’arrivo in Cina. Tuttavia, potrebbe essere chiesto di mostrare il codice di dichiarazione sanitaria ricevuto dopo aver compilato il modulo di dichiarazione sanitaria, mentre le autorità di frontiera effettuano controlli a campione.
Se viene riferito qualche sintomo, è possibile che si venga sottoposti ad ulteriori test. Se il test è positivo, sarà permesso l’autoisolamento nel luogo di soggiorno o il ricorso all’assistenza medica, se necessaria.
Ci sono restrizioni sui viaggi all’interno della Cina?
La Cina ha rimosso tutte le restrizioni di viaggio nazionali, il che significa che le persone sono ora libere di attraversare i confini provinciali e regionali senza dover mostrare test COVID-19 negativi o codici sanitari.Se si entra in Cina con uno dei permessi di ingresso a breve termine, non è consentito viaggiare al di fuori di una determinata area designata, che dipenderà dal porto di ingresso. Per informazioni su dove è possibile viaggiare con questo permesso di ingresso, consulta il nostro articolo qui.
Devo prendere precauzioni COVID-19 mentre viaggio in Cina?
In Cina il COVID-19 è ancora presente e quindi, quando si viaggia in tutto il Paese, è consigliabile adottare misure di prevenzione secondo il buon senso. Queste precauzioni sono le stesse di quelle che verebbero adottate in altri Paesi e includono, tra le altre, lavarsi regolarmente o usare disinfettante per le mani, indossare una maschera in pubblico ed evitare aree affollate, ove possibile.
L’obbligo di mascherina sui trasporti pubblici e nelle aree pubbliche, come ristoranti, bar, negozi, centri commerciali e parchi, è stato rimosso. Tuttavia, il Governo consiglia ancora alle persone di indossarle, se lo desiderano.
Indossare una maschera è ancora obbligatorio nelle case di cura e nelle strutture mediche. La mascherina è necessaria se si risulta positivi al COVID-19.
Cosa succede se sono positivo al COVID-19 mentre mi trovo in Cina?
Se si risulta positivi al COVID-19, non è più necessario recarsi in una struttura dedicata alla quarantena.
In Cina, in caso di risultato positivo al COVID-19, se si è asintomatici o si hanno sintomi lievi, il consiglio ufficiale è quello dell’autoisolamento in casa. Se si hanno sintomi da moderati a gravi, si dovrebbe ricorrere ad un aiuto medico, e al ricovero in ospedale se le condizioni sono gravi.
Prima di recarsi in Cina si consiglia di stipulare un’assicurazione medica, poiché il personale delle strutture sanitarie pubbliche parla solo Cinese e l’assistenza sanitaria privata è molto costosa.
Si consiglia inoltre di portare farmaci per la febbre, come paracetamolo e ibuprofene, poiché potrebbe non essere possibile acquistare gli stessi farmaci disponibili nel proprio Paese d’origine e il personale delle farmacie solitamente parla solo Cinese.
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