Vendere materiali da costruzione in Cina

September 11, 2015 Posted by Italian Desk Reading Time: 6 minutes

Vendere materiali da costruzione in Cina

Il settore edile in Cina, come anche quello dei materiali da costruzione, è gestito essenzialmente a livello statale. La rapida urbanizzazione cinese ha creato una nuova ondata nella domanda di risorse, generando rialzi economici in diversi settori su scala globale. La produzione di materiali da costruzione e i componenti d’importazione sono stati principalmente gestiti dalle società locali, ma esistono numerosi mercati di nicchia in cui le società straniere dispongono di un rilevante vantaggio competitivo.

Visione d’insieme del mercato e opportunità per gli operatori stranieri

Politica di Governo

Sebbene sia difficile da analizzare da un punto di vista economico, il settore dei materiali da costruzione non è sottoposto a particolari restrizioni governative. A scadenze biennali, il Governo pubblica il cosiddetto “catalogo degli investimenti stranieri”, un documento che descrive i settori in cui gli investimenti esteri sono incentivati, limitati o proibiti. I settori incentivati godono di trattamenti speciali come agevolazioni fiscali, mentre quelli limitati sono soggetti a ulteriori approvazioni da parte del governo, o sono stabilite determinate soglie alla proprietà azionaria di un investitore estero.

I materiali da costruzione, di qualsiasi genere, non sono sottoposti a limitazioni, ed alcuni di questi sono addirittura incentivati. In particolare, lo sono quelli a basso consumo energetico, quelli utilizzati nel trattamento dei rifiuti, o quelli sostitutivi del legno e dell’acciaio.

Al concludersi del 2015, si avvicina la scadenza del dodicesimo piano quinquennale (2011-2015), residuo dell’economia pianificata cinese, che intende delineare i principali obiettivi politici del Governo. Trattandosi di una preoccupazione impellente, negli ultimi mesi il Governo cinese ha preso delle misure di sostegno allo sviluppo per anticipare il nuovo piano. Per esempio, il 16 Marzo 2015 è stato pubblicato il “Nuovo Piano di Urbanizzazione 2014-2020”, che intende innalzare il numero di nuove costruzioni a basso impatto ambientale dal 2 percento del 2012 al 50 percento nel 2020. Dato che la maggior parte dei fornitori cinesi non è ancora abituata a commerciare materiali ecologici, questa politica può solo significare opportunità per gli investitori stranieri.

Questa rotta è stata mantenuta anche nelle cc.dd. “Opinioni sull’accelerazione della costruzione della civiltà ecologica”, un documento di indirizzo politico pubblicato dal Consiglio di Stato il 25 Aprile 2015. Inoltre, al fine di promuovere nuovi materiali per le murature, come i muri divisori o i mattoni termici, Il Ministro delle Finanze e l’Amministrazione Centrale Tributaria hanno congiuntamente pubblicato una Circolare il 12 Giugno 2015, garantendo ai produttori che rispettano certi requisiti un rimborso IVA del 50 percento. Laddove i materiali per la muratura siano stati prodotti con rifiuti riciclati, si ha diritto ad un rimborso del 70 percento. Inoltre, è verosimile che la concessione di tali incentivi venga protratta fino alla pubblicazione del nuovo piano quinquennale.

Analisi di mercato

Come già detto, una gran porzione del settore dei materiali da costruzione è occupata dagli operatori locali. Ciononostante, vi sono numerose nicchie di mercato di alta qualità ed ad elevato contenuto tecnologico che possono attrarre numerosi investitori esteri. Con una classe media in forte crescita, sempre più orientati alla qualità ed al loro impatto ambientale, le società straniere possono apportare al mercato cinese la tecnologia e le competenze tecniche che i produttori locali non sono ancora in grado di offrire.

In linea con le crescenti preoccupazioni relative ai consumi energetici, alla qualità della vita e all’inquinamento, la domanda di prodotti collegati ha avuto un forte rialzo. La prima questione riguardante la qualità delle costruzioni è, ovviamente, la sicurezza. In tal senso, vi è crescente attenzione alle dotazioni di sicurezza degli edifici, con l’utilizzo di materiali anti-incendio e antisismiche. Le immagini del terremoto del 2008 nella provincia del Sichuan, che fece quasi 70 mila vittime, hanno inciso nella memoria collettiva.

Dal momento in cui numerose provincie cinesi dipendono ancora dal carbone per la produzione di energia, l’implementazione di un sistema di risparmio energetico potrebbe sicuramente avere un impatto positivo sulla qualità dell’aria. Oltre a migliori materiali isolanti, i pannelli solari e altri strumenti di produzione energetica saranno fortemente richiesti. Infine, al diffondersi di tecnologie intelligenti come il controllo dell’illuminazione e la regolamentazione termica automatica, gli investitori stranieri ripongono numerose aspettative di investimento anche in questo settore (internet of things – IOT).

Fai-da-te

Gli investitori stranieri dovrebbero essere coscienti del fatto che il concetto del fai-da-te casalingo non è affatto comune in Cina. Quando intendono ristrutturare la propria casa, i proprietari cinesi tendono ad incaricare dei lavori un’impresa edile. Il proprietario compra i materiali all’ingrosso, o lascia che il costruttore se ne occupi direttamente. Numerose società straniere hanno tentato di sviluppare un mercato al dettaglio per i materiali da costruzione, ma i loro sforzi non hanno avuto successo.

Misure amministrative nel settore dei materiali da costruzione

Requisiti di licenza nazionale

La produzione e la vendita dei materiali da costruzione sono soggette a licenze. Il regolamento è rilasciato dall’”Amministrazione per la Supervisione della Qualità, Ispezione e Quarantena” (AQSIQ), un organo governativo incaricato, tra l’altro, dell’ispezione delle materie prime. Non esiste un’unica procedura per tutte le categorie di materiali. A fine illustrativo, viene di seguito analizzata la procedura per i materiali resistenti all’acqua.

Materiali resistenti all’acqua

Le richieste per l’utilizzo di materiali resistenti all’acqua deve essere indirizzata all’ufficio provinciale dell’AQSIQ e deve generalmente seguire quattro fasi distinte:

Richiesta di utilizzo dei materiali (con risposta entro 5 giorni), che includa: licenza commerciale e asseveramento formale sulla impatto /sull’impatto? ambientale emesso dall’Ufficio di Protezione Ambientale e la relativa documentazione.
Ispezione in loco (1 giorno)
Prelievo e campionatura (15 giorni)
Esame dei materiali ed approvazione (con risposta entro 60 giorni)

Requisiti di licenza locale

Alcune città hanno emanato regolamenti con maggiori requisiti da rispettare per la produzione e la vendita di materiali per l’edilizia. Per esempio, l’amministrazione di Shanghai richiede che i produttori e gli importatori di un’ampia varietà di materiali da costruzione raccolgano e documentino tutti i materiali utilizzati, presentando un’attestazione di idoneità da parte di una società certificatrice, la garanzia sul prodotto, la licenza sul prodotto (se richiesta), o la documentazione che afferma che l’uso del materiale è stato approvato in un Paese estero.

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