I rapporti tra Germania e Cina si sviluppano nonostante i rallentamenti della crescita
SHANGHAI – In virtù delle recenti difformità di vedute su economia e politiche industriali, i flussi economici tra Cina ed Europa stentano a decollare. In generale, il flusso canonico che contraddistingue queste due potenze economiche vede la Cina esportare prodotti di alta qualità, per il mercato domestico, verso l’Europa, che a sua volta esporta beni e servizi legati alle specifiche tecnologie del singolo paese. La relazione economica che lega Cina e Germania ad esempio, può essere considerata semplice ma allo stesso tempo profittevole, vista l’alta domanda cinese nel settore dell’automotive e della relativa componentistica, settore nel quale la Germania primeggia.
A questo proposito, l’incontro tra il cancelliere tedesco Angela Merkel ed il Premier cinese Li Keqiang, avvenuto durante summit economico di Berlino lo scorso 10 Ottobre, ha rappresentato una produttiva occasione di confronto. I due leader e i rispettivi ministri dell’economia e del commercio si sono impegnati per destinare 2,5 miliardi di USD a nuove sinergie e cooperazioni. I settori che ne beneficeranno maggiormente includono al loro interno alcune grandi società come Daimler, Volkswagen e altre case automobilistiche e aziende operanti nella produzione di aeroplani. Airbus, ad esempio, ha siglato un accordo per vendere alla Cina settanta velivoli A320.
Le negoziazioni tra le due autorità si sono svolte in maniera serena, visto anche che questo è stato il terzo incontro bilaterale dal 2011. La partnership tra i due paesi ha portato diversi benefici per entrambi, incluso un programma di interazione a livello governativo iniziato nel 2011, e poi esteso alle università, che con il patrocinio dei rispettivi governi, hanno a loro volta creato dei programmi di scambio culturale per gli studenti.
Oltre a sancire lo sviluppo degli scambi commerciali tra i due paesi, il summit si è concentrato sull’impegno ad incrementare la collaborazione tra Cina ed Unione Europea. Il cancelliere Merkel ed il premier Keqiang hanno ratificato un documento di 52 pagine, all’interno del quale sono contenuti una serie di progetti a lungo termine tutti mirati allo sviluppo dell’innovazione nei settori di tecnologia, salute, educazione, clima ed energia.
Nonostante le economie di Cina e Germania siano in fase di rallentamento, i due capi di stato sono convinti che le iniziative di cooperazione riusciranno a stimolare la crescita economica per il futuro. Nonostante ciò, rimane un periodo difficile per entrambi i paesi, con le esportazioni della Germania in calo del 5.8 per cento (anche per l’effetto domino dovuto alla crisi di Agosto in Ucraina), e le stime sulla crescita cinese bloccate al 7.1 per cento. Ad ogni modo, i numeri rimangono consistenti, con la Cina che riceve il 6.1 per cento delle esportazioni totali della Germania nel 2013, e gli scambi commerciali tra i due paesi che, sempre nel 2013, hanno totalizzato i 160 miliardi di USD, e sono probabilmente destinati a crescere in futuro.
Tuttavia, permangono criticità che si presume verranno a galla in futuro. Come ricordato poc’anzi, il rapporto tra Germania e Cina sta attraversando una fase particolarmente florida – che molti economisti definiscono come “honeymoon phase” – ma ci sono elementi per ritenere che questa fase possa terminare presto.
Nel mese di Settembre, ad esempio, rispondendo alle critiche internazionali in relazione alla mancanza di trasparenza che caratterizzerebbe il sistema economico Cinese, il governo ha accusato diverse società tedesche, inclusa Audi, di pratiche scorrette. Il costruttore tedesco è stato conseguentemente multato per un totale di 40,5 milioni di USD per violazione delle norme antitrust. La Germania, dal canto suo, nel corso del summit ha sollevato alcune perplessità relative alla mancanza di trasparenza del mercato cinese, al principio di legalità che vige nel paese del dragone, e ai diritti umani. Il cancelliere tedesco ha ricordato che questi ultimi devono camminare al fianco degli interessi economici affinché si possa creare un sistema armonico. Nel suo discorso pubblico, Angela Merkel ha inoltre espresso critiche verso la Cina per la condanna all’ergastolo di Ilham Tohti, un intellettuale Uighuro (minoranza della regione dello Xinjian), ed ha manifestato perplessità in relazione ai movimenti che hanno interessato Hong Kong. I diplomatici cinesi si sono dimostrati proattivi e pronti a discutere le questioni sollevate, ed è solo così che i rapporti tra i due paesi si manterranno solidi in futuro, nell’interesse reciproco visti gli importanti benefici che entrambe le potenze ne traggono.
La Cina, dopotutto, rimane il terzo maggior partner per la Germania in termini di scambi commerciali, e il secondo partner per esportazioni al di fuori dell’Unione Europea. Dal canto suo, la Cina conta molto sulla qualità dei prodotti tedeschi, soprattutto i componenti meccanici e tecnologici. I grandi brand tedeschi rimarranno popolari in Cina, nonostante qualche incomprensione, che deve essere risolta attraverso la trasparenza sulle norme che riguardano il libero mercato e la parità di trattamento.
Gli investitori stranieri faranno bene a prestare attenzione alle prossime visite del Premier cinese in Russia e in Italia, visite che dimostrano come la Cina sia determinata ad evitare che l’Europa venga affossata dalla recessione.
Il discorso di Li Keqiang ad Amburgo, è sintomo della grande importanza riposta in questi viaggi: il Premier ha manifestato il desiderio di aumentare gli investimenti cinesi nella città tedesca, la seconda per grandezza in Germania, ed ha citato numerose aziende che ne potrebbero beneficiare direttamente. Probabilmente lo stesso tenore verrà mantenuto da Li Keqiang anche in Russia, dove la crisi dell’Ucraina sarà senz’altro un punto focale della sua agenda.
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