La Cina rilascia un set di Q&A sulla Riforma del Foreign Exchange nel settore dei servizi
Il 24 luglio lo State Administration of Foreign Exchange (SAFE) cinese, ha rilasciato un set di Q&A a proposito della “Circolare sulla riforma del foreign exchange nel settore dei servizi” (di seguito indicato con “Circolare”). Informazioni dettagliate sono riportate di seguito.
D: Qual’è il contesto della riforma?
R: Nel dodicesimo Piano per lo Sviluppo dell’industria dei servizi, il Consiglio di Stato cinese ha elencato i seguenti obiettivi per lo sviluppo del settore terziario del paese
- Espandere il campo d’azione del settore;
- Sviluppare ulteriormente il settore dei servizi;
- Stabilire e perfezionare il sistema di promozione del settore;
- Migliorare leggi e regolamenti relativi;
- Facilitare le prestazioni e pagamenti per servizi.
Inoltre, in base a quanto rilasciato il 5 luglio nelle “ Linee guida di sostegno finanziario per l’adattamento, la modifica e l’aggiornamento della struttura economica”, il Consiglio di Stato sottolinea che il Paese dovrebbe mirare a facilitare gli scambi e gli investimenti, ottimizzando il sistema del cambio in valuta estera finalizzato alla prestazione di beni e servizi.
In base a quanto sopra citato, il SAFE ha deciso di presentare una riforma nazionale del sistema di cambio relativamente al settore dei servizi, che dal 1 Settembre 2013 offrirà la possibilita’ di effettuare operazioni in maniera piu’ efficiente.
D: In che modo la riforma facilita l’amministrazione del cambio valuta?
R: Lo scopo della riforma è quello di facilitare istituzioni nazionali e individui che effettuano operazioni in valuta estera nel settore dei servizi.
Le modifiche introdotte dalla riforma sono le seguenti:
- Eliminazione dell’approvazione necessaria per gli acquisti e i pagamenti in valuta estera nel settore dei servizi e consenso alla gestione diretta da parte delle istituzioni finanziarie dei pagamenti e degli acquisti in valuta estera nel settore;
- Eliminazioni della procedura di verifica dei documenti per ogni transazione in valuta estera nel settore terziario per un ammontare inferiore o equivalente a US$50,000;
- Semplificazione della procedura di verifica dei documenti per le attività per le quali è attualmente ancora prevista verifica; e
- Distensione delle condizioni necessarie agli istituti nazionali per il deposito degli utili su cambi relativi alle operazioni di servizi all’estero, e concessione ai gruppi imprenditoriali di depositare gli utili su cambi conseguiti relativamente a tali servizi con l’estero.
D: La riforma ha anche introdotto cambiamenti alle norme sulla tassazione dei pagamenti transnazionali?
R: Lo State Administration of Taxation e il SAFE, il 9 luglio, hanno congiuntamente rilasciato un “Avviso sulle questioni riguardanti il perfezionamento dei registri fiscali per i pagamenti transnazionali relativi ai servizi transfrontalieri”, il quale propone il piano di riforma per le norme sulla tassazione dei pagamenti verso l’estero:
- Abolizione dell’obbligo di presentazione del certificato di versamento delle imposte per poter effettuare pagamenti all’estero; e
- Implementazione di un sistema di perfezionamento dei registri di presentazione dei moduli di pagamento delle imposte; in altre parole individui ed enti potranno effettuare pagamenti all’estero solo se la procedura di versamento delle imposte è avvenuta correttamente.
D: Qual è la motivazione alla base dell’eliminazione dei documenti di verifica per le ricevute e i pagamenti in valuta straniera nel settore dei servizi per un ammontare inferiore a US$ 50,000 o equivalente?
R: La soglia di US$ 50,000 è stata stabilita in base alle statistiche sulle ricevute e i pagamenti in valuta estera degli ultimi anni. Le nostre statistiche sull’anno 2012 dimostrano che la nuova norma sul cambio di valuta estera velocizzerà l’88 per cento delle transazioni di ammontare inferiore a US$ 50,000 o equivalente. Inoltre, si prevede che la riforma migliori ulteriormente l’efficienza delle operazioni in valuta estera.
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