La Cina permette alle aziende di commerciare in RMB
A cura di Vivian Ni
La Cina ha recentemente compiuto un altro grande passo verso l’internazionalizzazione della sua moneta locale, il renminbi (RMB) o yuan. In base alle nuove normative rilasciate dalla Banca Popolare Cinese (People’s Bank of China o PBC), gli enti commerciali di tutto il mondo possono ora commerciare in RMB, soggetti a restrizioni locali.
Secondo la circolare “Circular on Issues Concerning the Administration of Enterprises Settling Goods Export in RMB (yinfa[2012] N.23)” rilasciata il 3 febbraio 2012 da PBC, Ministero delle Finanze, Ministero del Commercio, General Administration of Customs e China Banking Regulatory Commission, tutte le imprese con sede in Cina dedite ad importazione ed esportazione sono autorizzate a commerciare beni in RMB.
La nuova circolare solleva le precedenti restrizioni che richiedevano agli esportatori di beni cinesi di acquisire il riconoscimento dalla PBC prima di poter effettuare scambi in RMB. Oltre 60.000 aziende hanno ottenuto tale autorizzazione, ma il nuovo rilassamento della politica aumenterà in modo significativo il numero di aziende autorizzate a utilizzare il renminbi. Il nuovo sistema consentirà alle società di utilizzare la moneta per regolare tutto il commercio transfrontaliero di beni e servizi, nonché di altre transazioni sui propri conti correnti.
Tuttavia, anche nell’ambito del nuovo regime, le aziende non sono esonerate da controlli. Coloro che nei due anni precedenti abbiano violato norme doganali, commerciali o finanziarie, saranno messi sotto sorveglianza speciale e non saranno autorizzati a depositare redditi all’estero in RMB.
I governi locali rinnoveranno annualmente l’elenco delle imprese soggette a tale sorveglianza speciale.
Nel tentativo di ridurre la sua dipendenza dal dollaro americano e aumentare l’importanza globale del RMB, la Cina ha adottato diverse misure per ampliare l’uso della sua moneta all’estero. Oltre a sostenere Hong Kong, Singapore e Londra nel diventare centri offshore in RMB, il governo ha anche stabilito currency swap con più di 14 paesi per aumentare la liquidità offshore in RMB.
La Cina sta anche considerando di allentare lo stretto controllo sul RMB, mossa che potrebbe dare ai commercianti una maggiore sicurezza nell’uso della moneta. Attraverso tentativi di liberalizzare i propri conti capitale e sviluppare i propri mercati finanziari, la Cina mira a rendere il renminbi sostanzialmente convertibile entro il 2015.
Le misure governative adottate finora hanno dimostrato di essere un grande successo e hanno portato a un aumento degli insediamenti transfrontalieri del RMB. Il totale degli scambi stabiliti in renminbi è aumentato di quattro volte alla fine del 2011 rispetto all’anno precedente e ha raggiunto 2.1 miliardi di RMB, pari al 9 per cento del totale delle importazioni e delle esportazioni della Cina nel 2011.
Le imprese internazionali – soprattutto quelle che operano in regioni con una moneta locale che non sia il dollaro americano – stanno mostrando un crescente interesse in scambi in RMB quando negoziano direttamente con la Cina. La fatturazione e il pagamento in RMB riducono notevolmente la loro esposizione ai rischi di turbolenza del tasso di cambio, e più semplici procedure di trasferimento offrono loro una maggiore libertà di scegliere la moneta che crea la soluzione più vantaggiosa.
Sempre più multinazionali stanno vedendo crescere anche depositi e capitali in RMB come un mezzo per diversificare il proprio capital portfolio. Un numero di grandi società straniere accorrevano a Hong Kong l’anno scorso per rilasciare i c.d. dimsum bonds, rivelando una maggiore richiesta per detenere RMB in attesa di un ulteriore apprezzamento della valuta.
Le società estere che desiderino effettuare transazioni transfrontaliere in RMB possono aprire conti off-shore in RMB presso le banche qualificate. A partire dall’ottobre 2010, la Cina ha anche consentito alle aziende estere di aprire conti in RMB per non residenti presso banche locali, ma e’ loro richiesto di dimostrare che tali conti siano solo aperti per operazioni transfrontaliere in RMB, e presentino la relativa documentazione per l’approvazione del PBC.
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