In che modo la diminuzione della popolazione cinese influenzerà il Doing Business nel Paese?

Posted by Written by Yi Wu Reading Time: 9 minutes

Il calo demografico della Cina sta preoccupando i politici ma, nel breve termine, la forza lavoro rimarrà sufficiente ed emergeranno opportunità di business in nuovi settori.

La Cina è il Paese più popoloso del mondo, ma negli ultimi anni la sua crescita demografica è rallentata. Nel 2022, la popolazione cinese è diminuita per la prima volta in 60 anni, il che potrebbe segnare l’inizio di un declino a lungo termine, che potrà influenzare l’economia e il contesto imprenditoriale del Paese. Tra le altre cose, l’impatto economico a lungo termine dell’invecchiamento della popolazione e del calo della forza lavoro sono le principali preoccupazioni.

In questo articolo esamineremo l’entità del declino della popolazione cinese, le potenziali conseguenze economiche di questo cambiamento demografico e il modo in cui le aziende possono far fronte alle relative sfide.

Quanto è diminuita la popolazione cinese?

Nel 2022 la popolazione cinese è diminuita per la prima volta in sei decenni. Secondo l’Ufficio nazionale di statistica (NBS), nel 2022 la popolazione complessiva della Cina continentale è scesa a 1,4118 miliardi, in calo rispetto agli 1,4126 miliardi dell’anno precedente, con un calo di 850.000 persone. I modelli demografici delle Nazioni Unite rivelano che la popolazione cinese potrebbe scendere a 1,313 miliardi entro il 2050 e scendere sotto gli 800 milioni entro il 2100.

Il cambiamento demografico è causato dalla diminuzione del tasso di natalità, unita a un rapido invecchiamento della popolazione. Nel 2022, il tasso di natalità nazionale è sceso al minimo storico di 6,77 nascite ogni 1.000 persone, in calo rispetto al 7,52 del 2021. Alla fine del 2022 la Cina aveva 280,04 milioni di persone di età superiore ai 60 anni, rispetto ai 267,36 milioni del 2021. In corrispondenza di questi cambiamenti, la popolazione cinese in età lavorativa – quella tra i 16 e i 59 anni – è diminuita dello 0,5% rispetto al 62,5% del 2021 e si è attestato a 875,56 milioni alla fine del 2022.

China’s-Population-Decline

Perché la popolazione cinese diminuisce?

Uno dei fattori che stanno alla base del calo demografico della Cina è la politica del figlio unico, introdotta nel 1979 e attuata rigorosamente fino al 2015. Pianificata originariamente per controllare la crescita della popolazione, tale politica ha portato a una riduzione del numero delle nascite e a un significativo squilibrio nel rapporto tra i sessi. Ciò ha portato a una diminuzione del numero di donne in età fertile. E le dimensioni ridotte di questa fascia demografica, combinate con l’aumento dei costi per la crescita dei figli, potrebbero continuare ed accelerare nel prossimo decennio.

Un altro fattore è il rapido invecchiamento della popolazione del Paese. Negli ultimi decenni, l’aspettativa di vita in Cina è aumentata in modo significativo, con il conseguente aumento del numero delle persone anziane. Si prevede che questa tendenza continuerà, con la popolazione di età superiore ai 65 anni che potrebbe raddoppiare entro il 2050.

Il Governo cinese ha fatto qualcosa per evitare il calo demografico?

Per invertire la tendenza al calo demografico e diminuire le sfide socioeconomiche, la Cina ha emanato una serie di misure per incoraggiare la natalità e sostenere la cura dei bambini e degli anziani.

Politica dei tre figli e misure di sostegno

Negli ultimi anni, le politiche di assistenza all’infanzia in Cina si sono gradualmente spostate verso la pro-natalità. Dal 2016, le coppie cinesi possono avere fino a due figli, mentre i genitori di famiglie con un solo figlio possono avere due figli dal 2013. Inoltre, il 31 maggio 2021, la Cina ha annunciato che le coppie in Cina potranno ora avere fino a tre figli: la cosiddetta “politica dei tre figli“.

Per aumentare ulteriormente le nascite e affrontare lo squilibrio demografico del Paese, la Cina ha emanato anche una serie di misure di sostegno per la politica dei tre figli, che includono detrazioni fiscali, servizi di assistenza all’infanzia e istruzione a prezzi accessibili e l’introduzione del congedo parentale.

Inoltre, i governi locali hanno iniziato a fornire sussidi finanziari per incoraggiare le nascite. Ad esempio, le coppie di Shenzhen che hanno da uno a tre figli hanno diritto a sussidi per un totale di 19.000 RMB (2.800 dollari) (pagamenti una tantum di 10.000 yuan e altri 3.000 yuan all’anno fino al compimento dei tre anni del bambino).

Nonostante l’adozione di politiche pro-natalità, i risultati desiderati si fanno ancora attendere. Il calo della popolazione cinese è stato ulteriormente peggiorato da diversi altri fattori, tra cui l’elevato costo della vita, il cambio di atteggiamento tra le giovani generazioni nei confronti della famiglia e del matrimonio, il rallentamento economico causato dalla pandemia di COVID-19 e dalle rigorose misure di contenimento adottate dal Paese. Rimane da vedere quanto potrebbero essere efficaci le politiche pro-nascite della Cina negli anni a venire.

Assistenza agli anziani

L’aumento della quota di anziani nella popolazione cinese ha anche implicazioni di vasta portata che vanno oltre la semplice economia. Esso modificherà il tessuto sociale della società cinese. I genitori anziani, con un’aspettativa di vita prolungata, avranno bisogno di sostegno finanziario, emotivo e sociale più a lungo. Molti di loro hanno un solo figlio su cui contare. Questa dinamica può imporre un’ulteriore pressione sui figli che affrontano, allo stesso tempo, le problematiche relative alla loro carriera lavorativa, alla cura dei propri figli e al sostegno dei genitori anziani.

Per supportare l’assistenza agli anziani, la Cina ha anche sviluppato una serie di misure di sostegno, tra cui detrazioni fiscali, congedi per l’assistenza agli anziani previsti in alcune città, nonché politiche di sostegno al settore dei servizi di assistenza agli anziani. Più di recente, il 29 agosto 2022, la Commissione nazionale per lo sviluppo e la riforma (NDRC) e altre 12 autorità hanno pubblicato congiuntamente diverse misure politiche per sostenere le industrie dei servizi di assistenza agli anziani e all’infanzia nel superamento delle difficoltà. Le misure consistono in una serie di politiche che riducono i costi per i fornitori di servizi di assistenza agli anziani e all’infanzia, tra cui esenzioni sull’affitto, riduzioni su imposte e tasse e la fornitura di sostegno finanziario.

Perché le imprese dovrebbero preoccuparsi del calo demografico della Cina?

Il grande cambiamento demografico della Cina ha implicazioni di vasta portata per la sua crescita economica. In precedenza, il rapido sviluppo del Paese era alimentato dal suo “dividendo demografico”: un’ampia percentuale di cittadini in età lavorativa. Negli ultimi quattro decenni, il modello cinese ad alta intensità di manodopera, guidato dalle esportazioni, ha consentito al Paese di passare da un’economia agricola a una società industriale con standard di vita e livelli di reddito più elevati. Tuttavia, il cambiamento demografico della Cina ha messo in discussione il suo percorso di crescita continua, la futura forza lavoro e il potenziale del mercato.

In Cina mancherà forza lavoro?

Una conseguenza diretta di una popolazione in calo è la perdita di capitale umano. Ciò significa meno imprenditori, innovatori e lavoratori qualificati per alimentare l’economia e stimolare un’ulteriore crescita economica. L’invecchiamento della forza lavoro e la carenza di lavoratori più giovani a causa del calo della popolazione possono rendere difficile per le aziende trovare la manodopera di cui hanno bisogno per soddisfare la domanda. Poiché alcune aziende si affidano maggiormente al lavoro fisico rispetto ad altre, la contrazione della forza lavoro colpisce alcuni settori in modo più sensibile rispetto ad altri. Ad esempio, le industrie manifatturiere e delle costruzioni probabilmente sosterranno il peso maggiore di questa carenza di manodopera. Tale calo porterà anche ad un aumento del costo del lavoro, che potrebbe rendere più difficile per le aziende cinesi competere nel mercato globale.

Non si prevede tuttavia una significativa carenza di manodopera a breve termine, poiché la Cina ha già un ampio bacino di lavoratori già attivi. Si stima che la forza lavoro in Cina fosse di circa 791 milioni nel 2021. In alcune aree del mondo vi è ancora un gran numero di lavoratori disoccupati o sottoccupati. Secondo i dati più recenti disponibili, province come Jilin, Mongolia Interna e Tianjin hanno tassi di disoccupazione rispettivamente del 6,8%, 6,1% e 6,0%, significativamente superiori alla media nazionale del 5,5% nel 2022.  Nel loro insieme questi dati suggeriscono che nel breve termine la Cina potrebbe non dover affrontare una sostanziale carenza di manodopera.

Il mercato cinese si ridurrà?

Il calo della popolazione può comportare una contrazione del mercato interno ed un minor numero di clienti, con un impatto diretto sulle dimensioni del mercato. Ciò potrebbe comportare un calo della domanda di beni e servizi, danneggiando potenzialmente la crescita delle imprese del Paese. Una società che invecchia può comportare una diminuzione della spesa dei consumatori, poiché gli anziani sono meno propensi a spendere rispetto ai giovani: il cosiddetto “effetto struttura per età“.

Tuttavia, la dimensione del mercato dipende da una serie di fattori quali la crescita economica del Paese, la spesa dei consumatori e la capacità delle imprese di innovare e adattarsi alle mutevoli condizioni di mercato. D’altro canto, un calo delle dimensioni della popolazione può aumentare il reddito pro capite, ridurre i tassi di disoccupazione e aumentare il livello del reddito disponibile, tutti fattori che favoriscono un forte mercato interno.

Nel frattempo, il Governo cinese ha orientato l’economia verso il proprio mercato interno con la strategia della doppia circolazione investendo in prodotti a più alto valore aggiunto. Si stanno compiendo ulteriori sforzi per far crescere, oltre al consumo estero, anche il mercato interno. Il reddito pro capite della Cina è circa sei volte inferiore a quello degli Stati Uniti. Sebbene non sia certo che la Cina raggiungerà un PIL pro capite paragonabile a quello degli Stati Uniti, c’è ancora un margine significativo di crescita per l’attività economica, la ricchezza delle famiglie e i livelli di consumo interno.

Il cambiamento demografico della Cina creerà nuove opportunità di business?

Nonostante le sfide poste da una popolazione in declino, potrebbero esserci anche nuove opportunità. Sarà importante che le imprese si adattino alle mutevoli tendenze sociali e colgano le opportunità per garantire un futuro prospero e sostenibile.

Sanità, assistenza agli anziani ed economia d’argento

Con l’invecchiamento della popolazione cinese, ci sarà una crescente domanda di assistenza sanitaria, servizi di assistenza agli anziani e prodotti correlati, che richiederanno investimenti significativi.

L’assistenza sanitaria era già tra le aree di investimento prioritarie per il Governo cinese, dopo che la pandemia di COVID-19 aveva evidenziato le lacune del sistema, e l’invecchiamento della popolazione del Paese non fa che aumentare la pressione per migliorare i servizi offerti.

Secondo  l‘Ufficio nazionale di statistica cinese, la percentuale di popolazione con oltre 60 anni di età ha superato il 18,7% nel 2020 e si prevede che salirà al 34,9% entro il 2050. Gli adulti in età lavorativa, sempre più benestanti, possono rivolgersi ai servizi del settore privato come le strutture di assistenza a lungo termine, per assistere i loro genitori e nonni a causa dei limiti del sistema sanitario pubblico. Oltre ai servizi di assistenza agli anziani, la popolazione anziana richiederà un numero maggiore di prodotti, come farmaci, dispositivi medici e ausili per la disabilità.

Si stima che il valore del mercato cinese dell’assistenza agli anziani raggiungerà i 3 trilioni di dollari entro il 2030.

Istruzione superiore e formazione professionale

Il valore dell’istruzione superiore e l’importanza dell’istruzione nella cultura cinese offrono significative opportunità di investimento e crescita. La percentuale della popolazione cinese di età pari o inferiore a 14 anni è aumentata dal 16,6% nel 2010 al 17,95% nel 2020. La dimensione della fascia giovanile presenta opportunità di crescita anche in altre aree come l’istruzione, l’intrattenimento e i beni di consumo. La domanda di servizi educativi in Cina è guidata dalla classe media in rapida espansione e dalle sue aspirazioni di crescita e avanzamento professionale.

D’altra parte, la Cina sta affrontando una carenza di lavoratori altamente qualificati, in particolare nei settori tecnologico, sanitario e ingegneristico. Questo è dovuto a una combinazione di fattori, tra cui il calo demografico, una preferenza tra i giovani per lavori diversi dalla produzione e una crescente domanda di lavoratori altamente qualificati in questi settori. In questo contesto, mentre la maggior parte delle industrie dell’istruzione in Cina sta diventando più restrittiva nei confronti degli investimenti privati, l’istruzione professionale continua a essere incoraggiata dal Governo. La Cina ritiene che la qualificazione della propria forza lavoro sia fondamentale per la continua crescita economica del Paese. A coloro che si dedicano alla formazione e allo sviluppo si consiglia di esplorare le opportunità legate al talento e all’alta tecnologia nel mercato cinese.

In che modo le aziende possono prepararsi ad affrontare le sfide future?

Nel lungo termine il calo demografico presenterà diverse sfide per le aziende, tra cui la carenza di manodopera, l’aumento del costo del lavoro e una base di consumatori in diminuzione. Per prepararsi a queste sfide, le aziende dovranno essere innovative e in grado di adattarsi, tenendo in considerazione quanto segue:

  • Investire nell’automazione e nella tecnologia: per compensare la carenza di forza lavoro, le aziende potrebbero dover investire in automazione e tecnologia. Ciò richiederà investimenti in ricerca e sviluppo e la formazione dei dipendenti per l’utilizzo e la manutenzione delle nuove tecnologie.
  • Investire nella formazione e nello sviluppo: per rimanere competitive in un panorama aziendale in continua evoluzione, le aziende dovranno investire nella formazione e nello sviluppo dei propri dipendenti. Ciò contribuirà a creare una forza lavoro qualificata, in grado di adattarsi alle mutevoli condizioni del mercato.
  • Diversificare prodotti e servizi: con un mercato dei consumatori in contrazione, le aziende potrebbero aver bisogno di diversificare i propri prodotti e servizi per attirare una gamma più ampia di consumatori. Ciò potrebbe significare espandersi in nuovi mercati, sviluppare nuovi prodotti o adattare i prodotti esistenti per soddisfare le mutevoli richieste del mercato.
  • Offrire modalità di lavoro flessibili: per attrarre e trattenere i lavoratori in un mercato del lavoro competitivo, le aziende potrebbero dover offrire modalità di lavoro flessibili come telelavoro, orari flessibili e opzioni di lavoro a distanza.
  • Sviluppare forti partnership locali: le aziende straniere in Cina possono trarre vantaggio dallo sviluppo di solide partnership con aziende e organizzazioni locali, che possono fornire l’accesso a competenze e risorse locali.

Per avere successo in questo panorama in continua evoluzione, le aziende dovranno essere flessibili, innovative e proattive nel loro approccio al mercato.

Conclusioni

Il calo demografico della Cina potrà avere un impatto significativo sull’economia del Paese nei prossimi anni. L’invecchiamento della popolazione e il declino della forza lavoro potrebbero portare a un aumento dei costi della previdenza sociale, a un rallentamento della crescita economica, a una carenza di forza lavoro qualificata, a una perdita di capitale umano e a un aumento del costo del lavoro. Tuttavia, bisogna ancora vedere come il Governo cinese affronterà queste sfide e se le misure politiche saranno in grado di mitigarle per garantire che il Paese rimanga competitivo nello scenario economico globale.

Se da un lato il declino della popolazione cinese è motivo di preoccupazione, dall’altro rappresenta un’opportunità in settori come l’istruzione, l’assistenza sanitaria, l’innovazione, la tecnologia e altro ancora. Ci si aspetta, infatti, che questi settori siano ulteriormente incoraggiati dal Governo cinese. I potenziali investitori dovranno prestare molta attenzione alle tendenze normative e di mercato in questi settori.