Il trattato commerciale tra Cina e Hong Kong

December 7, 2015 Posted by Italian Desk Reading Time: 4 minutes

Il 27 novembre 2015 è stato firmato un trattato commerciale sui servizi tra la Cina e Hong Kong all’interno del precedente CEPA (“Mainland and Hong Kong Closer Economic Partnership Arrangement” del 2003), che entrerà in vigore a partire dal 1 giugno 2016. Lo scopo del trattato consiste nell’agevolazione dello scambio di servizi tra le due regioni, rimuovendo le attuali barriere di accesso al mercato.

Il CEPA già prevede una clausola per cui i prestatori di servizi di Hong Kong (che perlopiù dispongono di vantaggi competitivi – quali standard professionali, lingua, ecc.) possono godere di un regime di favore qualora costituiscano una società in Cina nel settore dei servizi, attualmente in rapida crescita. Tali incentivi prevedono il permesso di costituire società a capitale interamente straniero (cd. WFOE – Wholly Foreign-Owned Enterprise) con requisiti inferiori di capitale sociale, alleggerendo le restrizioni sulle partecipazioni al capitale di rischio, sulle locazioni geografiche e sull’oggetto sociale. Essenzialmente, tale accordo agevola l’accesso al mercato cinese ai prestatori di servizi di Hong Kong. Quest’ultimo complemento – un accordo ausiliario a sé stante, ma stipulato all’interno del quadro normativo CEPA – aggiunge ventotto ulteriori misure di liberalizzazione del mercato, aprendo ad Hong Kong 153 settori della Cina continentale e garantendo alla Regione ad Amministrazione Speciale la cd. clausola del “trattamento più favorevole”.

Le misure-pilota di liberalizzazione precedentemente adottate dalla regione del Guangdong sono state ampliate ed estese all’intera nazione, parallelamente alla riduzione delle misure di restrizione incluse nella “negative list”. Inoltre, se la Cina continentale dovesse concedere le stesse misure di liberalizzazione ad altre economie, gli operatori di Hong Kong godrebbero automaticamente del miglior trattamento anche se non incluso nel CEPA.

Il settore terziario di Hong Kong

Il settore terziario di Hong Kong si è espanso rapidamente nell’ultimo decennio, diventando uno dei più sviluppati nell’Asia orientale e generando il 93 per cento del PIL di Hong Kong nel 2013.

I “quattro pilastri” principali dell’economia sono: 1) i trasporti e la logistica, 2) i servizi finanziari e professionali, 3) i servizi per le imprese, e 4) il turismo. Il governo di Hong Kong ha inoltre identificato e sta promuovendo altri sei settori, ossia quello culturale e creativo, dei servizi medici, dell’ambiente, dell’educazione, dell’innovation technology, e dei servizi di verifica e certificazione – al fine di diversificare la struttura del settore terziario locale precedentemente dominato dai “quattro pilastri”.

Il settore dei servizi cinese

Il settore dei servizi cinese non sembra affatto sviluppato se comparato a Hong Kong. Tuttavia, con il costante crescere dei redditi, il settore terziario cinese è cresciuto costantemente negli ultimi anni. Nel 2013 la sua crescita ha sorpassato quella del settore manifatturiero e si appresta a svilupparsi ulteriormente nei prossimi anni. Numerosi sforzi sono stati fatti per passare dal “made in China” al “created in China”, grazie ai numerosi incentivi da parte del Governo cinese accordati al settore terziario e simultaneamente disconosciuti a quello manifatturiero.

I recenti sviluppi macro politici e gli ultimi accordi economici permetteranno una maggiore interazione tra le due parti, consolidando il già esistente patto del CEPA. L’introduzione delle aziende di Hong Kong nella Cina continentale porterà senza dubbio ad una maggiore specializzazione nel settore terziario, rendendolo quindi maggiormente competitivo.

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