Conclusi affari del valore di US$35 miliardi nella nuova zona di Qianhai come sviluppo dei rapporti tra Cina e Hong Kong.
Secondo il quotidiano “Shenzhen Daily”, 37 aziende hanno firmato ad Hong Kong contratti per un valore complessivo di RMB220 miliardi (US$34,54 miliardi) con i funzionari provenienti da Qianhai lo scorso16 luglio . Qianhai rappresenta una nuova zona di sviluppo, una joint venture tra Hong Kong e Shenzhen sostenuta dal Consiglio di Stato cinese.
Delle 37 imprese, 12 erano provenienti da Hong Kong, 12 erano società estere e 13 erano società cinesi. Secondo quanto riferito, 15 delle società sono elencate nel “Fortune Global 500” del 2012, la classifica delle aziende più grandi al mondo.
Lo sviluppo della zona di Qianhai è stata ufficialmente approvato dal Consiglio di Stato cinese il 29 giugno come esperimento per una migliore interazione tra la Cina continentale e Hong Kong nei settori finanziari, delle innovazioni logistiche e della tecnologia. Essa copre meno di 20 km quadrati sul lato occidentale di Shenzhen ed è previsto che raggiunga un PIL di RMB150 miliardi entro il 2020.
Ad oggi, 23 imprese hanno completato le formalità di registrazione in Qianhai. I funzionari hanno inoltre fatto sapere che sono previsti miglioramenti dal punto di vista ambientale e la costruzione di infrastrutture, ospedali e scuole internazionali, al fine di creare un ambiente di vita più confortevole per i residenti.
“C’è stata molta speculazione per quanto riguarda la nuova zona e sarà interessante vedere come i governi nazionali e provinciali decideranno in merito al tipo di industria e agli efficaci incentivi da concedere alle imprese che si insediano in questo settore, prendendo in considerazione l’intero futuro sviluppo economico del PRD”, commenta Alberto Vettoretti, Managing partner di Dezan Shira & Associates. “Infatti, nella provincia del Guangdong ci sono altre aree soggette a significative riforme per approfittare della ‘prossima ondata’ di investimenti diretti esteri, come ad esempio l’isola di Hengqing, vicino Zhuhai e il porto di Nansha vicino a Guangzhou. Quindi, se vengono dati determinati incentivi alla zona di Qianhai, ritengo che in qualche maniera dovrebbero essere estesi anche alle altre aree. Storicamente, quando viene annunciata una nuova linea politica, si tende a favorire i grandi attori internazionali e le aziende Fortune 500, motivo per cui il limite impostato per i partecipanti sarà abbastanza alto, rendendo probabilmente la nuova zona un posto poco favorevole per le PMI. Al momento, [la zona di Qianhai] rimane comunque un terreno quasi senza alcuna infrastruttura”.
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