Cina: A breve la nuova legge sugli annunci pubblicitari

Negli ultimi vent’anni, la Cina ha rivoluzionato il proprio corpus legislativo con una serie di significative riforme nella maggior parte dei settori: dagli investimenti esteri alla previdenza sociale, dalla tutela della proprieta’ intellettuale a quella dell’ambiente e della sicurezza alimentare. Una vera e propria eccezione e’ costituita dalle norme che regolano la comunicazione e gli annunci pubblicitari, le quali risultano datate. La legge sugli annunci pubblicitari (Advertising Law of the People’s Republic of China) e’ entrata in vigore nel 1995, mentre i “Regolamenti circa il controllo della pubblicita’” (Regulations for the Control of Advertising) risalgono al lontano 1987.

Considerando il rapido sviluppo dell’economia e delle tendenze in Cina, specialmente nell’ambito mediatico, le riforme in materia di comunicazione e pubblicita’ erano quindi attese da piu’ fronti. Nel Febbraio 2014, il Comitato permanente dell’ufficio politico del Partito comunista cinese – il principale organo legislativo in Cina – ha pubblicato una prima bozza della nuova legge sugli annunci pubblicitari. La seconda bozza e’ stata presentata nel Gennaio 2015.

Il nuovo disegno di legge regolamenta la materia circa gli annunci pubblicitari di specifici prodotti:

• Farmaci, terapie mediche ed attrezzature sanitarie;
• Pesticidi, medicinali veterinari, mangime per animali;
• Tabacco ed alcolici;
• Istruzione ed insegnamento;
• Servizi che offrono un ritorno sugli investimenti;
• Mercato immobiliare;
• Sementi per la coltivazione e l’allevamento degli animali.

La legislazione attuale prevede, sebbene in termini molto generali, che gli annunci pubblicitari non devono arrecare danno a bambini ed adolescenti. Il nuovo testo presenta casistiche piu’ dettagliate, vietando di  eseguire campagne pubblicitarie nei pressi di scuole ed asili, e di affiggere inserzioni su uniformi scolastiche e scuolabus. Annunci pubblicitari circa farmaci, prodotti cosmetici, chirurgia plastica, alcolici e videogame non potranno essere trasmessi durante la messa in onda di programmi destinati ad un pubblico minorenne. Infine, le reclame che pubblicizzano articoli per l’infanzia non dovranno indurre i bambini a richiedere l’acquisto del prodotto da parte dei loro genitori, ne’ potranno istigare a comportamenti pericolosi.

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Sanzioni per la pubblicita’ ingannevole

La normativa attuale non si sofferma sulle forme di pubblicita’ ingannevole, ma descrive il concetto in termini generali: “la pubblicita’ ingannevole e’ uno strumento che raggira il consumatore e danneggia i suoi interessi”.

Al contrario, il testo del nuovo disegno di legge fornisce quattro casi in cui si incorre nel reato di pubblicita’ ingannevole, sottolineandone il carattere ancora provvisorio’:

• Annunci di prodotti o servizi che non esistono nella realta’;
• Affermazioni sul prodotto che non rispecchiano la realta’ ed influenzano eccessivamente il processo decisionale dell’acquirente (circa il prezzo, l’origine, gli ingredienti, il produttore, le funzioni e la qualita’ del prodotto);
• Utilizzo di false statistiche e risultati di ricerche che non sostenute da una ricerca scientifica;
• Falsificazione dei risultati del servizio o del prodotto offerto.

Il reato di pubblicita’ ingannevole prevede sanzioni di carattere civile e penale. L’inserzionista sara’ soggetto ad una sanzione pecuniaria, gli verra’ revocata la licenza e gli verranno imputati i danni causati al consumatore. Nel caso in cui la conseguenza della decettivita’ dell’annuncio sfori nel penale, si applicheranno le relative norme. Se si provera’ che l’agente ed il distributore pubblicitario erano a conoscenza del contenuto dell’annuncio, essi saranno soggetti alle medesime sanzioni. Eccezione a questa regola si avra’ nel caso di annunci ingannevoli che abbiano influenzato la salute del consumatore, risultando in gravi danni alla sua persona: l’inserzionista, l’agente ed il distributore pubblicitario verrano ritenuti responsabili in solido.

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I testimonial pubblicitari

Il termine testimonial pubblicitario (advertising spokeperson) si riferisce alla persona o all’organizzazione che sponsorizza un determinato prodotto. Sara’ tuttavia proibito utilizzare bambini al di sotto dei dieci anni per tale ruolo. La nuova legge vietera’ l’utilizzo di testimonial negli annunci che pubblicizzano farmaci, terapie mediche, attrezzature e prodotti sanitari. Cio’ include ospedali, organizzazioni professionali  ed istituti di ricerca. Inoltre, i testimonial non potranno sponsorizzare prodotti o servizi di cui non abbiano usufruito personalmente.

Poteri investigativi dell’Ente Statale per l’Industria ed il Commercio

L’ Ente Statale per l’Industria ed il Commercio (Administration for Industry and Commerce – AIC) e’ l’organo governativo che supervisiona l’industria pubblicitaria in Cina. Il nuovo disegno di legge attribuira’ all’AIC ulteriori poteri di controllo:

• Ispezione preliminare sulla societa’ sospettata di aver infranto la legge;
• Interrogazione del legale rappresentante e delle figure ritenute responsabili del reato, ed investigazioni sul personale;
• Richiesta di documenti societari entro un dato termine;
• Confisca delle copie dei contratti, delle ricevute, degli annunci pubblicitari e di ulteriori documenti;
• Sequestro di annunci pubblicitari ed attrezzature;
• Chiusura dell’esercizio.

Ulteriori novita’

E’ interessante notare che il nuovo testo permettera’ all’inserzionista di pubblicizzare prodotti e servizi non inclusi nella sua business license.

La legge tratta anche tematiche piu’ moderne rispetto alla norma del 1995, come Internet ed i telefoni cellulari. Gli annunci pubblicitari non dovranno ostacolare ed intralciare la navigazione sui siti online, e potranno essere chiusi dall’utente “con un solo click”. Sara’ inoltre vietato contattare  persone via email, telefono e messaggi per pubblicizzare prodotti, senza il previo consenso dell’interessato. Queste riforme sono piu’ che benvenute da coloro che risiedono attualmente in Cina e sono spesso soggetti a chiamate indesiderate, messaggi ed email spam.

In conclusione, il nuovo testo riconosce il ruolo delle associazioni dei consumatori, le quali avranno il diritto di denunciare gli eventuali annunci che violino i diritti di questi ultimi.

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