Prodotti BIO: come investire nel crescente mercato cinese del cibo sano

June 23, 2015 Posted by Italian Desk Reading Time: 5 minutes

Gli scandali alimentari e l’aumento della percezione del mangiare e bere sano hanno portato molti consumatori cinesi, specialmente della classe media, a spendere di più e acquistare cibi biologici o d’importazione. Questo fenomeno ha aperto nuove opportunità di investimento per gli operatori stranieri nel settore alimentare, in particolare per coloro che trattano prodotti biologici o, comunque, sani.

La nuova legge sulla sicurezza alimentare in Cina

Alcuni ritengono che la nuova legge sulla sicurezza alimentare, ufficialmente in vigore dal 1 Ottobre 2015, avrà bisogno di tempo per essere effettivamente applicata. L’auspicio e’ che la legge segni un punto di svolta per l’industria alimentare, tenendo sotto controllo l’utilizzo di additivi da parte dei produttori e introducendo sanzioni severe per ogni violazione. Per gli investitori nel settore alimentare, la legge introdurrà requisiti più elevati per l’ottenimento delle certificazioni necessarie alla distribuzione, soprattutto per i cibi organici.

L’importazione di prodotti alimentari: un mercato in crescita

Per quanto auspicabile, non e’ certo se la nuova legge potra’ porre fine o solo arginare gli scandali alimentari che riguardano i prodotti cinesi. É indubbio, tuttavia, che la domanda di prodotti stranieri importati sia in forte crescita. L’importazione di prodotti alimentari è cresciuto del 15 per cento annuo e la quantità di alimenti provenienti dall’estero si è quadruplicata negli ultimi dieci anni. Entro il 2018, la Cina diverrà il primo importatore mondiale di prodotti alimentari, per un valore di 480 miliardi di RMB (circa 77 miliardi di USD). Prodotti come olii vegetali commestibili, cereali e latticini costituiranno circa la metà dei prodotti importati.

Per saperne di più: Special Licenses for Food Production, Catering and Distribution in China

Prodotti alimentari biologici

Gli alimenti biologici sono da considerarsi di particolare interesse per l’importazione. Visti un tempo come “prodotti di lusso”, sono ora sempre più frequentemente scelti da consumatori cinesi con reddito medio-alto. Le dimensioni del mercato del biologico in Cina si sono triplicate a partire dal 2007, fino ad occupare l’1,01 per cento del totale dei consumi alimentari, percentuale ancora esigua rispetto al 5-8 per cento di Europa e Stati Uniti.

Una stima generale del valore dell’importazione dei prodotti biologici in Cina si aggira intorno ai 20 milioni di USD; il target di clienti è solitamente rappresentato da famiglie cinesi di fascia medio-alta e con figli. In uno studio su 204 consumatori di alimenti biologici a Pechino ed a Shanghai, il 71 per cento si è dichiarato disposto a spendere dal 20 al 50 per cento in più per acquistare prodotti di coltivazione biologica. Le cinque principali ragioni che spingono a comprare tali prodotti sono connesse alla sicurezza e qualità del prodotto.

I rivenditori

Per soddisfare la crescente domanda di prodotti alimentari importati, un considerevole numero di rivenditori specializzati esclusivi ha aperto nelle principali città della Cina. Il supermercato di lusso “Ole”, ad esempio, i cui prodotti sono per più del 70 per cento di provenienza estera, aprirà fino a 50 punti vendita entro il 2016. Inoltre, le catene di distribuzione internazionali come Wal-mart e Carrefour hanno adottato nuovi sistemi e misure di controllo sulla qualità dei prodotti distribuiti. Carrefour ha investito 5 milioni di RMB (approssimativamente corrispondenti a USD 800 mila) nella realizzazione del proprio laboratorio di sicurezza alimentare al fine di analizzare i prodotti prima della distribuzione. Wal-mart riceve i suoi alimenti biologici direttamente dalla propria cooperativa agricola in Cina, grazie al programma Direct Farm, lanciato nel 2007.

Per saperne di più: Cina: La nuova legge sulla sicurezza alimentare e’ tra le piu’ severe di sempre

Rivenditori online e piattaforme “O2O”

I consumatori cinesi si rivolgono sempre più frequentemente a rivenditori online ed a piattaforme cc.dd. “O2O” (Online to Offline) per l’acquisto di prodotti alimentari. Alcuni venditori si sono specializzati nel commercio di cibi biologici, come FieldsChina.com e KateandKimi.com, per venire incontro alla crescente domanda. Fields China copre 200 città cinesi, mostrando come la richiesta del biologico non provenga dalla sola fascia costiera. Il successo delle piattaforme online in questo settore è da attribuirsi a costi bassi e ad una qualità controllata e garantita – due aspetti che ostacolano la diffusione di tali prodotti sul territorio.

Nonostante la nuova legge sulla sicurezza alimentare preveda sanzioni severe, il governo ha difficoltà a gestire le preoccupazioni su questo tema, a causa di scandali più gravi della semplice aggiunta di additivi ai cibi o della cattiva gestione della produzione. Nel giugno 2014, un sondaggio quinquennale del sottosuolo cinese ha rivelato che il 40 per cento dei fiumi ed il 20 per cento dei terreni in Cina è inquinato, mettendo ovviamente a rischio la salute dei consumatori. Ad esempio, più del 10 per cento del riso contiene cadmio che oltrepassa oltre i livelli tollerati. Il consumatore informato si rivolge chiaramente ai prodotti importati.

Il mercato dei prodotti alimentari d’importazione in Cina è ancora in rapida espansione e può offrire interessanti opportunità agli investitori di tutto il mondo. Tuttavia, è fondamentale conoscere la nuova legge sulla sicurezza alimentare ed i relativi regolamenti attuativi, nonché le varie tipologie di licenze e certificazioni obbligatorie per produrre e distribuire alimenti in Cina.

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